Il miele di castagno ha proprietà e caratteristiche particolari. È un miele che divide gli animi. Ad alcuni piace molto, ad altri neppure un po'.
Il suo sapore è tannico, il colore ambrato.
Ma quanto sappiamo del miele di castagno?
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Il castagno e il miele di castagno
Il miele di castagno, frutto del lavoro delle api e degli apicoltori, si ottiene dai fiori di castagno e viene raccolto tra i mesi di giugno e ottobre.
Il castagno è rappresentato da una sola specie, la Castanea Sativa, della famiglia delle fagacee. È una pianta che può raggiungere i 30 metri di altezza, e in Italia forma grandi foreste sulle alpi e sugli Appennini. Il castagno è uno dei principali componenti dei boschi collinari e montani in tutta Italia, tant’è che ha dato il nome alla corrisponde fascia fitotoclimatica (Castanetum). Nelle regioni settentrionali il castagno si estende fino a 800-1000 m s.l.m, mentre in quelle meridionali fino a 1200-1300 m s.l.m.
Il potenziale mellifero del castagno è molto buono. Il miele di castagno si ottiene lungo tutto l’arco alpino, lungo la dorsale appenninica e nelle aree montuose delle maggiori isole.
Il miele di castagno presenta caratteristiche peculiari (colore scuro, odore pungente e animale, sapore fortemente amaro) che non incontrano il gusto di tutti i consumatori. Tuttavia, nello stesso tempo, si colloca con favore presso una fascia sempre più ampia di persone in grado di apprezzarne le particolarità.
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Aspetto e caratteristiche organolettiche del miele di castagno
L’analisi organolettica del miele di castagno segue le modalità generali descritte per l’analisi organolettica del miele.
Il miele di castagno si presenta generalmente liquido; è un miele dalla cristallizzazione molto lenta (come anche per il miele di acacia) a causa della notevole concentrazione di fruttosio, e non sempre è regolare.
Il colore è ambra più o meno scuro, con tonalità rossiccio/verdastre nel miele liquido; marrone nel cristallizzato.
L’odore è almeno intenso, molto caratteristico; aromatico, pungente, acre, animale, verde, vegetale/erbaceo, di legno, di tannino, di cuoio, fenolico, di ceci lessati, di cartone bagnato, di sapone di Marsiglia.
Il sapore è non eccessivamente dolce e con retrogusto quasi sempre amaro, tannico, astringente. In qualche modo si avvicina al sapore del miele di melata.
L’aroma è intenso e molto caratteristico, simile all’odore, e la persistenza è notevole, soprattutto nella componente amara.
Miele di castagno proprietà
Il miele di castagno contiene una discreta quantità di alcune vitamine del gruppo B e di vitamina C. La vitamina C è una molecola termolabile, che viene danneggiata dal calore, e per questo è opportuno scegliere un miele che non sia stato pastorizzato.
Il miele di castagno ha anche proprietà anti-nfiammatorie e proprietà anti-batteriche. All'interno vi sono infatti anche componenti nutritivi, come i polifenoli, che esercitano tali azioni. Anche per queste proprietà, oltre per l'azione emolliente-lubrificante, il miele di castagno è un aiuto in caso di mal di gola.
Miele di castagno controindicazioni
Iil miele di castagno non sembra avere particolari controindicazioni. Bisogna però tenere presente che sviluppa circa 300 kcal per 100 grammi di prodotto; quindi, è bene farne uso in modo moderato.
Utilizzi e abbinamenti del miele di castagno
Il miele di castagno si accompagna bene ai sapori forti. È ideale con le carni, la selvaggina e i formaggi stagionati, i piatti dal sapore leggermente affumicato.
È un valido accompagnamento per formaggi freschi come la ricotta o formaggi vaccini e ovini, ma raggiunge la perfezione accompagnato a formaggi stagionati come il Parmigiano Reggiano. Si sposa perfettamente anche con il tè nero, con vini rossi non fruttati o con birre artigianali.
Il miele di castagno è ottimo anche nelle torte o insieme allo yogurt naturale o a un dessert a base di crema.
Provate ad assaporarlo anche spalmato su una fetta di pane rustico alle noci con gorgonzola piccante e rucola.
Come riconoscere un miele di castagno di buona qualità
Vi sono alcuni elementi che ci aiutano a scegliere un miele di castagno di buona qualità:
- Il colore del miele, che dev’essere il più possibile omogeneo e privo di stratificazioni o separazioni
- L’assenza di cristallizzazione del miele, almeno per un buon numero di mesi dal momento della produzione
- L’indicazione del fatto che si tratta di miele non pastorizzato. Infatti, la pastorizzazione distrugge alcuni dei nutrienti del miele
- Il fatto che il miele sia prodotto da un piccolo produttore, normalmente più attento alla qualità
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Alcune fonti e bibliografia
- CONAPI, Consorzio Nazionale Apicoltori, Breve guida per conoscere il miele
- http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/mieli-italiani/202-miele-di-castagno
- http://www.cure-naturali.it/miele-di-castagno/4504
- http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/castagno.htm
- https://www.my-personaltrainer.it/miele-castagno.html
- Ronsisvalle S, Lissandrello E, Fuochi V, Petronio Petronio G, Straquadanio C, Crascì L, Panico A, Milito M, Cova AM, Tempera G, Furneri PM, Antioxidant and antimicrobial properties of Casteanea sativa Miller chestnut honey produced on Mount Etna (Sicily), Nat Prod Res. 2019 Mar;33(6):843-850. doi: 10.1080/14786419.2017.1413568. Epub 2017 Dec 13.
- Oliveira A, Sousa JC, Silva AC, Melo LDR, Sillankorva S, Chestnut Honey and Bacteriophage Application to Control Pseudomonas aeruginosa and Escherichia coli Biofilms: Evaluation in an ex vivo Wound Model, Front Microbiol. 2018 Jul 31;9:1725. doi: 10.3389/fmicb.2018.01725. eCollection 2018.
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