La piramide alimentare è un’ottima sintesi di prodotti alimentari che consente di adottare un’alimentazione sana ed equilibrata, e parte dei prodotti che consumiamo stanno normalmente nella dispensa. Ma come inserire tutti i cibi necessari a comporre la nostra piramide alimentare in una lista della spesa settimanale e, per quanto possibile, nella nostra dispensa?
Fare la spesa di prodotti alimentari che possiamo conservare nella nostra dispensa ci permette sia di variare la nostra alimentazione e spaziare dalle ricette della nonna ai piatti più ricercati e sfiziosi, sia di rispettare la piramide alimentare che ci mantiene in salute, senza rinunciare a gusto e freschezza del cibo che consumiamo.
Quali alimenti inserire nella nostra lista della spesa e poi nella nostra dispensa? La madia con le scorte alimentari della nonna è ancora una buona soluzione?
La piramide alimentare cui Gustorotondo, negozio online di cibi artigianali, fa riferimento, comprende tutti i cibi che possiamo conservare in dispensa, permettendoci di realizzare ricette di ogni tipo che rispettino la tradizione italiana. Ma come facevano i nostri antenati a conservare i cibi e preservarne le proprietà nutritive?
In questo articolo cercheremo di approfondire questi argomenti:
Come conservavano le scorte alimentari i nostri antenati?
La piramide alimentare rispettata dai nostri antenati dipendeva dagli alimenti usati per conservare il cibo (sale, zucchero, lievito) e dalle tecniche conosciute per conservare le scorte alimentari (salatura, essiccatura, affumicatura, fermentazione, salamoia). Principalmente, tuttavia, la selezione di uno o più metodi di conservazione verteva sulla stagionalità, la localizzazione e anche sulla disponibilità economica: le tecniche di conservazione del cibo variavano con il variare del clima, così quindi anche il cibo conservato e, di conseguenza, la piramide alimentare.
Nel Nord Italia, dove era facile disporre di ambienti freddi, si realizzavano delle ghiacciaie nelle cantine, ovvero dei pozzi scavati nel terreno in cui veniva inserita la neve pressata che durava fino all’inizio dell’estate. Chi non disponeva di cantine conservava il cibo con copiose quantità di sale per la salatura, oppure per mezzo dell’affumicatura, o della disidratazione al sole (specialmente nel Sud di Italia). La confettura di frutta era molto utilizzata come tecnica di conservazione in tutto il Paese; molti utilizzavano lo zucchero non solo per conservare la frutta ma anche la carne, realizzando conserve di sughi di carne che duravano tutto l’inverno.
La piramide alimentare e il cibo conservato vanno d’accordo?
La piramide alimentare contemporanea non può non considerare che l’uomo moderno deve necessariamente inserire nella propria lista della spesa anche il cibo conservato: è però importante scegliere alimenti conservati con alte proprietà nutritive. D’altronde è di uso comune da secoli l’utilizzo di pasta, riso, sughi, spezie, marmellata di frutta, biscotti, miele, cioccolato, carne, verdure ed ogni prelibatezza che possiamo conservare nella nostra dispensa. I metodi di conservazione non sono più quelli dei nostri antenati, ma nulla ci impedisce di consumare cibi conservati con ingredienti naturali e di ottima qualità. La nostra dispensa, quindi la nostra lista della spesa, può essere composta da gustose conserve che non hanno nulla da invidiare alle ricette della nonna e nulla tolgono alla completezza della nostra piramide alimentare.
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*Quadro in apertura: Cucina, con Gesù in casa di Marta e Maria sullo sfondo, di Joachim Bueckelaer, 1566.
