LE PROPRIETÀ E I BENEFICI DELL’ACETO DI VINO

L’aceto di vino rosso o bianco, particolarmente noto nel nostro Paese soprattutto per il condimento del cibo crudo, è il più diffuso anche in Germania ed in buona parte dell’Europa. Si differenzia in molte qualità e le migliori vengono fatte maturare in legno per circa due anni.
Si dice aceto sopraffino quello a base di mosto crudo di uve Cabernet Sauvignon, Raboso e Merlot invecchiato in barrique di rovere, ideato nella Casa Ducale Estense da Cristoforo di Messisburgo. Queste tipologie di aceto sono tanto apprezzate che in molti forniscono pratiche guide su come fare aceto di vino autonomamente, per chi volesse cimentarsi con la produzione di questo ottimo condimento. Naturalmente si potrà essere più certi della qualità e dei benefici dell’aceto di vino quando si avrà a disposizione aceto di vino fatto in casa o prodotto da aziende scelte per la qualità elevata della produzione.

Esaminiamo il contenuto di 100 ml di aceto di vino rosso:

• acqua: 94 grammi;
• proteine: 0,4 grammi;
• carboidrati: 0,27 grammi;
• potassio: 39 milligrammi;
• calcio: 6 milligrammi;
• ferro: 0,45 milligrammi;
• sodio: 8 milligrammi;
• fosforo: 8 milligrammi;
• magnesio: 4 milligrammi;
• zinco: 0,03 milligrammi;
• vitamina C: 0,5 milligrammi.

Si conoscono dell’aceto di vino bianco usi per innumerevoli occasioni.

• L’aceto di vino ha proprietà antibatteriche che evitano la decomposizione degli alimenti, per questo motivo è da sempre usato anche come conservante del cibo.
• L’aceto di vino bianco viene sfruttato per il suo odore ed utilizzato da molti in estate per tenere lontane le zanzare.
• Non è del tutto inconsueto anche bere aceto di vino per sfruttare le sue proprietà anti infiammatorie: 3 bicchieri al giorno di acqua e aceto per una settimana oppure dei gargarismi in caso di mal di gola pare possano contribuire alla guarigione.
• L’aceto di vino sulla pelle sembra vi apporti salute, luminosità e morbidezza.
• L’aceto è ideale per la pulizia di molte superfici e per eliminare il calcare.

Il suo contenuto di polifenoli fa sì che anche l’aceto sia inserito tra quegli alimenti che fungono da antiossidanti e antitumorali, in una dieta equilibrata seguita costantemente.

Parlando dei molti usi dell’aceto, sicuramente una menzione a parte merita quello di applicare l’aceto di vino sui capelli. Questa consuetudine non è certo recente e ci sono diversi benefici che apporta l’aceto di vino ai capelli. In molti ricorderanno, forse, come, ai tempi della scuola, se si temeva un’epidemia di pidocchi, il primo consiglio di autodifesa “casalinga” fosse di applicare l’aceto di vino sui capelli dei bambini. Inoltre, se si fa bollire mezzo litro di aceto per 15 minuti insieme a 100 grammi di foglie di ortica e mezzo litro di acqua, si otterrà una miscela da massaggiare sulla testa per sfruttarne le proprietà antiforfora.

Utilizzare o bere aceto di vino fa male? L’uso eccessivo di questo derivato del vino può danneggiare l’organismo come accade con ogni alimento. In particolare l’aceto di vino fa male alla flora batterica se consumato in quantità esagerate. Basti pensare che in Canada è addirittura vietato il suo utilizzo se supera una certa percentuale di acidità. Chi soffre di diabete deve fare attenzione al consumo abbondante di aceto perché è tra gli alimenti che alterano il livello di glucosio ed insulina nel sangue.

L’aceto di vino bianco va distinto dall’aceto bianco distillato ottenuto dalla fermentazione acida di fluidi alcolici come i liquori di malto oil vino fermentato. Questo nuoce all’organismo perché ha la capacità di eliminare i globuli rossi causando anemia e ritarda la digestione. Il suo utilizzo è diffuso soprattutto negli Stati Uniti.

Se avete la curiosità di provare a preparare dell’aceto di vino fatto in casa, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero risultare utili allo scopo, dopo aver scelto il vostro preferito tra l’aceto di vino rosso o bianco. Per scoprire come fare aceto di vino in casa su internet si possono trovare numerose procedure e ricette. Ecco cosa occorre:

• del buon vino rosso con pochi solfiti e gradazione alcolica inferiore ai 12 gradi;
• due pezzi di pasta (ad esempio i rigatoni) o un pezzetto di pane con abbonante mollica o un pezzo di pasta di pane lievitata;
• una damigiana di piccole dimensioni oppure un decanter;
• un foglio di alluminio.

Si procede versando il vino nel decanter e si aggiunge la pasta. Si copre poi il foro con l’alluminio senza farlo aderire e si lascia in un luogo asciutto, lontano dalla luce e non freddo. La pasta si trasformerà in “madre”, infatti sulla superficie del vino si vedrà una pellicola sempre più spessa che si depositerà sul fondo in circa un mese di tempo. Quando l’aceto è pronto va filtrato con un panno e trasferito in una bottiglia di vetro, mentre quello che resta nel decanter va rimboccato con altro vino nel quale va riposta la madre.

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