Le albicocche sono un frutto squisito.
Ma quanto sappiamo delle albicocche, del momento in cui maturano, delle diverse varietà, della loro origine?
In questo articolo scopriremo:
- La pianta dell’albicocco e l’ albicocca
- L’origine dell’albicocco e il suo nome
- Le varietà di albicocche
- Come riconoscere le migliori varietà di albicocca
L'albicocca: il nome, la pianta, le confetture migliori
La pianta dell’albicocco e l’albicocca
L’albicocco, la pianta che produce l’albicocca, è un albero da frutta della famiglia delle Rosacee, sottofamiglia Prunoidee, appartenente al genere Prunus.
Pianta di media grandezza, l’albicocco ha ramificazioni divaricate che formano una chioma slargata; la scorza del tronco è bruno-violacea, screpolata. I rami giovani sono rossastri, il legno è leggero e poco pregiato.
Le foglie dell’albicocco sono ovali o quasi tonde, un po’ cuoriformi alla base, dentate al margine; sono lisce e lucide, un po’ accartocciate da giovani, portate da un lungo picciuolo.
I fiori dell’albicocco, relativamente grandi, sono solitarî, sostenuti da un peduncolo breve. Hanno calice rosso e petali bianchi o rosei, e spuntano nella primavera prima delle foglie.
I fiori sono situati all’attaccatura delle foglie. Hanno 5 petali e sepali, e il colore varia dal bianco puro a un lieve rosato. La fioritura dura 25-30gg, da fine febbraio a fine marzo.
Il frutto, l’albicocca, è una drupa globosa con un solco longitudinale più profondo rispetto a quello della pesca; la buccia, sottile è ricoperta da una lievissima pelurie, è giallo-aranciata e tinta di rosso nella parte che guarda il sole; la polpa dell’albicocca è gialla, succosa, dolce e profumata, più o meno aderente al nocciolo.
L’origine dell’albicocco e del suo nome
Secondo alcuni studiosi, l’albicocco è originario della Cina, dove era conosciuto oltre duemila anni prima della nascita di Cristo.
Da qui, raggiunse l’Asia occidentale, e l’origine armeniaca, indicata nel nome utilizzato da Dioscoride, si riferisce soltanto al fatto che l’albero era coltivato in Armenia e da qui i Greci e i Romani l’avevano ricevuto.
I Greci e i Romani conobbero l’albicocco al principio dell’era cristiana, importato dall’Asia Minore; l’albicocco era sconosciuto al tempo di Teofrasto; Dioscoride ne fa menzione sotto il nome di ἀρμενιακὸν μῆλον (pron: armeniakòn mélon) e dice che i Latini lo chiamavano πραικόκιον (praikókion); Plinio lo ricorda col nome di praecocium – nomedovuto alla precocità di stagione della sua fioritura -.
Gli Arabi, nell’epoca in cui promossero l’incremento dell’agricoltura nel Mediterraneo, dalla voce latina alterata e premettendovi l’articolo formarono al-barqūq, da cui derivano i nomi delle lingue europee moderne, mentre l’epiteto “armeniaco" si conservò in alcune denominazioni italiane della stessa pianta meno usate, quali pesco armeniaco, armeniaco, armellino.
Le varietà di albicocche
Vi è un certo numero di varietà di albicocche, che si distinguono per:
- grandezza dell’albicocca
- forma dell’albicocca, che può essere rotonda o ovale o allungata
- colorito più o meno intenso della buccia dell’albicocca
- polpa attaccata al nocciolo o spiccagnola
- polpa più o meno succosa
- mandorla dolce o amara
- maggiore o minore precocità e resistenza
Ecco alcune varietà di albicocca:
- Aurora. Matura duranrte la terza decade di maggio; è di pezzatura grande, e di sapore molto buono
- Tsunami. Matura molto precocemente. Ha un sapore molto buono, dolce e aromatico, con una componente zuccherina sensibilmente maggiore rispetto alle pari epoca
- Lunafull. Matura molto precocemente. Dolce, ma con notevole componente acidula concentrata nella buccia
- Spring Blush. Matura molto precocemente. È apprezzata per l’intenso ed esteso sovraccolore rosso e per la forma tondeggiante, regolare. Il sapore è buono per l’epoca; ha discreta componente aromatica
- Kioto. La polpa ha buon sapore, equilibrato
- Tonda di Costigliole. Ha un sapore eccellente
- Sylver Cot. Matura durante la prima decade di giugno, ed ha sapore medio
- Carmen Top. Matura durante la prima decade di giugno. Ha sapore buono, leggermente acidulo
- Bella d’Imola. Matura durante la terza decade di giugno. Ha sapore buono, e buccia acidula
- Orangered. Matura durante la terza decade di giugno. Il sapore è ottimo
- Portici. Matura durante la prima decade di luglio. Il sapore è buono
- Pellecchiella. La buccia è di colore giallo-arancio chiaro con leggere sfumature rosse, e la polpa è giallo-aranciata. È soda e di ottimo sapore, molto dolce
- Pisana. Matura durante la seconda decade di luglio. Il sapore è ottimo
- Farfia. Matura durante la second decade di agosto. Il sapore è buono
Confetture di albicocca: come riconoscere le migliori
Le confetture di albicocca migliori contengono tanta frutta, poco zucchero e zero additivi.
Quando ci troviamo di fronte a un vasetto di confettura di albicocche, verifichiamo:
- Frutta utilizzata: per produrre le confetture di albicocche migliori vengono utilizzati oltre 100 grammi di frutta per ottenere 100 grammi di prodotto finito!
- Zucchero: lo zucchero viene aggiunto allo zucchero già presente nelle albicocche. Attenzione alle scritte ‘con soli zuccheri della frutta’: normalmente, infatti, in presenza di tale dicitura, vi sono zuccheri aggiunti ricavati da frutti diversi dalle albicocche (ad esempio dall’uva)
- Aromi. Normalmente è meglio evitarli