Gli eventuali benefici del cioccolato fondente sono oggetto di diversi studi.
Il cioccolato fondente è studiato al fine di coglierne proprietà ed eventuali benefici per la salute degli esseri umani tali da poterlo considerare un cibo funzionale.
Il Giappone è stato il primo paese a stabilire uno specifico processo di approvazione normativa relativa ad alimenti che hanno particolari benefici per la salute oltre alle proprietà nutritive (vedi qui). Ora il concetto di cibo funzionale è divenuto parte del comune sentire, sia pure con un significato non sempre precisamente determinato.
Che cosa possiamo dire quindi dei benefici del cioccolato fondente per la salute? Che cosa contiene il cioccolato fondente che fa bene? Quanto fondente al giorno è opportuno mangiare? Vi sono indicazioni a riguardo?
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CIOCCOATO FONDENTE BENEFICI E CONTROINDICAZIONI: LO STUDIO ‘DARK CHOCOLATE: TO EAT OR NOT TO EAT? A REVIEW
Nel 2019 è stata pubblicato sul Journal of AOAC INTERNATIONAL uno studio sul cioccolato fondente in relazione alla salute condotto da Corina Zugravu e Marina Ruxandra Otelea. La ricerca si intitola Dark Chocolate: To Eat or Not to Eat? A Review (vedi qui, e qui l'estratto).
Lo studio considera diverse ricerche relative a potenziali effetti benefici e dannosi per la salute del cioccolato fondente.
In particolare, riguardo agli eventuali benefici per la salute del cioccolato fondente, la ricerca considera:
- le capacità antiossidanti e antinfiammatorie;
- gli effetti cardiovascolari e metabolici;
- gli effetti sulle funzioni neurali centrali.
Vediamo alcuni punti.
Cioccolato fondente benefici: effetti antiossidanti e anti-infiammatori
Secondo studi in vitro, i polifenoli del cacao sono potenti scavenger di radicali liberi.
La concentrazione di polifenoli presente nel cioccolato fondente commercializzato è molto inferiore. In ogni caso, paiono comunque esservi alcuni effetti positivi.
In un esperimento è stato somministrato di cioccolato ad alto contenuto di polifenoli durante uno sforzo intenso e prolungato. L'assunzione ha migliorato lo stato antiossidante e la risposta allo stress ossidativo (vedi qui).
I polifenoli del cacao sembrano modulare anche la popolazione microbiotica dell’intestino umano.
Uno studio è apparso sull’American Journal of Clinical Nutrition (vedi qui). Esso mostra che il consumo di flavanoli del cacao può influenzare in modo significativo la crescita di bifidobatteri e lattobacilli, e far diminuire i batteri clostridium. Tali cambiamenti sono stati accompagnati da riduzioni significative delle concentrazioni di trigliceridi e proteina C-reattiva nel plasma (vedi qui).
Questi cambiamenti nella microflora intestinale negli esseri umani contribuiscono a produrre uno stato anti-infiammatorio nell’intestino.
Effetti cardiovascolari e metabolici del cioccolato fondente
I risultati di alcuni studi portano a ritenere che l’assunzione di cioccolato fondente diminuisca i rischi di aterosclerosi.
Inoltre, i risultati di uno studio (vedi qui) suggeriscono che il cioccolato fondente
- promuova la sazietà;
- abbassi il desiderio di mangiare qualcosa di dolce;
- limiti maggiormente l’assunzione di energia rispetto al cioccolato al latte.
Tuttavia, lo studio afferma che sono necessarie ulteriori ricerche per convalidare questi risultati.
Sistema nervoso, umore e funzioni cognitive
Una ricerca condotta da Francois-Pierre J Martin et al. è stata pubblicato nel 2009 (vedi qui). Essa fornisce forte evidenza relativamente al fatto che un consumo giornaliero di 40 g di cioccolato fondente per un periodo di 2 settimane è sufficiente per modificare il metabolismo di soggetti umani sani e viventi.
Per ora, gli studi non sono chiari su ciò che nel cioccolato potrebbe essere collegato agli effetti psicoattivi.
Secondo uno studio condotto da Gordon Parker, Isabella Parker e Heather Brotchi (vedi qui) apparso sul Journal of Affective Disorders (vedi qui) nel 2006, il cioccolato non è, come alcuni sostengono, un antidepressivo.
Se preso in risposta a uno stato disforico come strategia di ‘alimentazione emotiva’, può fornire un transitorio ‘conforto’, ma è più probabile che prolunghi piuttosto che fare terminare l’umore disforico. Non è, come alcuni sostengono, un antidepressivo.
Rischi ed effetti negativi per la salute del cioccolato fondente
Un primo rischio legato al consumo di cioccolato è quello di assumere una quantità eccessiva di calorie.
Inoltre, secondo uno studio di Paulo Zielinsky, Felipe V. Martignoni e Izabele Vian pubblicato nel 2014 su Frontiers in Pharmacology (vedi qui), l’esposizione materna a sostanze ricche di polifenoli, incluso il cacao, nella fase avanzata della gravidanza potrebbe produrre effetti deleteri per il feto. Lo studio afferma che sono necessari ulteriori studi per stabilire gli intervalli di dosaggio e le concentrazioni sieriche necessarie per determinare la sicurezza e il benessere per gli esseri umani.
Conclusioni dello studio
Lo studio conclude dicendo che l'attuale risposta alla domanda (mangiare o non mangiare il cioccolato fondente?) favorirebbe la scelta di mangiare. Tuttavia, proseguono le conclusioni, non possiamo escludere i dubbi e le domande che abbiamo già sollevato. Pertanto, il cioccolato fondente merita ampi studi epidemiologici al fine di convalidare adeguatamente tale risposta.
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CIOCCOLATO E SALUTE: AMICI O NEMICI? LO STUDIO 'CHOCOLATE AND HEALTH: FRIEND OR FOE?'
Lo studio Chocolate and Health: Friend or Foe?, curato da Mauro Serafini and Emilio Jirillo, raccoglie articoli pubblicati su Frontiers in Nutrition e su Frontiers in Immunology nel corso del 2017.
All’interno dello studio si trovano diversi articoli, che analizzano diversi aspetti della questione: cioccolato e salute sono amici o nemici?
Il primo articolo è intitolato From Cocoa to Chocolate: the Impact of Processing on in Vitro Antioxidant Activity and the Effects of Chocolate on Antioxidant Markers In Vivo. Esso afferma fra l’altro che gli studi sull'uomo dovrebbero essere condotti principalmente su soggetti caratterizzati da condizioni di stress ossidativo che condividano un comune fabbisogno di antiossidanti dietetici. Questo, al fine di aumentare la possibilità di osservare un effetto antiossidante in vivo.
Il secondo studio è intitolato Effect of Dark Chocolate Extracts on Phorbol 12-Myristate 13-Acetate-Induced Oxidative Burst in Leukocytes Isolated by Normo-Weight and Overweight/Obese Subjects. Nelle conclusioni, la ricerca indica fra l’altro che sono necessarie più evidenze in prove sperimentali che coinvolgano esseri umani. Questo, al fine di svelare il ruolo di cacao e polifenoli nel ridurre lo stress ossidativo e infiammatorio in soggetti in sovrappeso e obesi.
Il terzo studio, Cocoa Diet and Antibody Immune Response in Preclinical Studies, nelle conclusioni indica che il cacao è potenzialmente un agente nutraceutico in alcuni stati di ipersensibilità.
Il quarto studio, Cocoa, Blood Pressure, and Vascular Function, conclude che, relativamente alle malattie cardiovascolari, sono necessari ulteriori studi clinici per identificare il corretto dosaggio e la giusta modalità di lavorazione di cacao ricco di flavanoli.
Il quinto studio si intitola Enhancing Human Cognition with Cocoa Flavonoids. Nelle conclusioni, esso indica fra l’altro che, complessivamente, la ricerca sugli effetti del cacao e del cioccolato sulla capacità cognitiva umana, sebbene nella sua fase preliminare, tende a indicare il cacao come nuovo interessante strumento nutraceutico per proteggere la cognizione umana e contrastare diversi tipi di declino cognitivo, spingendo così verso ulteriori indagini.
Il sesto studio, Cocoa and Dark Chocolate Polyphenols: From Biology to Clinical Applications, conclude che cacao e cioccolato fondente possono essere utili alle persone anziane per il miglioramento della connettività neuro-cardiovascolare.
Il settimo studio, relativo al cioccolato fondente, è intitolato Dark Chocolate: Opportunity for an Alliance between Medical Science and the Food Industry?, Nelle conclusioni indica, tra le altre cose, che il gusto e il miglioramento del sapore rimangono un fine importante per le innovazioni nella produzione di cioccolato. Per questo, il contenuto di flavanoli ridotto, che comporta una minore amarezza, spesso concorda con gli interessi dei produttori di cioccolato. Tuttavia, il microincapsulamento dei flavanoli del cacao ne aumenta la biodisponibilità e ne maschera la percezione sensoriale. Moderne tecnologie di microincapsulamento possono essere applicate ai polifenoli del cacao per migliorare le proprietà probiotiche del ciocolato fondente.
LO STUDIO COSMOS
Uno studio molto recente e che potrà aiutare a considerare riguardo al cioccolato fondente benefici potenziali ed eventuali effetti dannosi per la salute è il COSMOS (vedi qui).
Il termine COSMOS deriva da ‘COcoa Supplement and Multivitamin Outcomes Study’.
Esso è uno studio clinico su larga scala, controllato con placebo. È finalizzato a indagare i rischi e i benefici di un estratto di cacao supplementare e di un multivitaminico relativamente alla prevenzione di malattie cardiache, ictus, cancro e altri importanti problemi di salute.
In particolare, lo studio è stato condotto coinvolgendo 21.444 uomini e donne di età pari o superiore ai 60 anni, negli Stati Uniti.
- Ad alcune persone sono stati forniti estratto di cacao (600 mg al giorno) e composto multivitaminico.
- Ad altre placebo al posto di reale estratto di cacao e composto multivitaminico.
- A un terzo insieme di persone estratto di cacao e placebo al posto di composto multivitaminico.
- Infine, ad alcune persone sono stati forniti due placebo.
Lo studio ha esaminato se l’assunzione di integratori giornalieri di flavonoidi derivanti da cacao (600 mg/die) o di un comune multivitaminico riduce il rischio di sviluppare:
- malattie cardiache;
- ictus;
- cancro;
- altri importanti problemi di salute.
Chi gestisce lo studio COSMOS, e chi lo finanzia?
COSMOS è gestito dal Brigham and Women’s Hospital, un'affiliata della Harvard Medical School, che si trovano a Boston, Massachussets, e dal Fred Hutchinson Cancer Research Center che si trova a Seattle, nello stato di Washington.
La ricerca COSMOS è supportata da Mars Symbioscience e dalla donazione di pillole e imballaggi di studio sia da parte di Mars Symbioscience sia da parte di Pfizer Inc (ora parte di GSK Consumer Healthcare). Inoltre, gli studi ancillari COSMOS sono supportati da diverse sovvenzioni del National Institutes of Health.
Quanto cacao o cioccolato si dovrebbe mangiare per assumere la quantità di flavonoidi della ricerca?
Per assumere 600 mg di flavonoidi dal cacao mangiando cacao in polvere, bisognerebbe mangiarne indicativamente 68 g. Le kcal assunte sarebbero circa 56.
Per assumere 600 mg di flavonoidi dal cacao:
- Mangiando cioccolato fondente, bisognerebbe mangiarne indicativamente poco più di 100 g. Le kcal assunte sarebbero circa 600.
- Mangiando cioccolato al latte, bisognerebbe mangiarne 907 g. Le kcal assunte sarebbero circa 4679.
Gli esiti dello studio COSMOS dovrebbero essere disponibili nella seconda parte del 2021.
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