Come nasce L'agricoltura biodinamica
Rudolf Steiner, teosofo ed esoterista austriaco, concepiva la realtà come una manifestazione spirituale in continua evoluzione. Su questo principio si è fondata anche la sua idea di agricoltura biodinamica, messa in pratica nelle sue produzioni agricole al fine – secondo le sue teorie – di raggiungere un metodo di coltivazione in buon equilibrio con l’ecosistema terrestre, considerando sempre il suolo e la vita che si sviluppa su di esso come un unico “sistema". All’interno di questa definizione, si trovano nozioni derivanti dall’omeopatia e dall’agricoltura biologica e l’attenzione particolare verso le fasi lunari e le posizioni dei pianeti.
Sebbene non risulti che avesse le giuste competenze per farlo, Rudolph Steiner tenne una serie di lezioni sull’agricoltura che riguardavano la fertilità del suolo e le forze cosmiche e spirituali che permeano il nostro pianeta. Poiché gli studi scientifici hanno constatato che i prodotti dell’agricoltura biodinamica non hanno qualità superiore a quelli dell’agricoltura tradizionale, l’insieme di teorie di Steiner sono spesso considerate una pseudoscienza, divulgata in seguito dall’associazione Demeter International la quale, ormai, detiene il “marchio" commerciale dell’agricoltura biodinamica. In Italia gli iscritti all’associazione sono circa mille e circa 300 aziende producono con marchio Demeter.
I principi dell'agricoltura biodinamica
I tre principi dell’agricoltura biodinamica sono:
- mantenere la fertilità della terra;
- proteggere le piante da malattie e parassiti;
- produrre alimenti di qualità.
L’azienda agricola biodinamica ha come scopo ideale quello di diventare un’unità biologica autosufficiente nella quale terra, piante, animali e persone sono in equilibrio ottimale e contribuiscono l’uno al sostentamento dell’altro. Per molti alcuni principi dell’agricoltura biodinamica si riscontrano anche nell’agricoltura biologica. Tutte le aziende biodinamiche europee, infatti, devono passare le verifiche di conformità previste per l’agricoltura bio. Poiché secondo la disciplina dell’agricoltura biodinamica la vita può crescere solo in un contesto già vivente, si deve rendere fertile un terreno attraverso la concimazione e quindi prediligere il concime agricolo a quello sintetico. Oltre al ricorso a pratiche prive di scientificità, poi, ce ne sono alcune scientificamente utili come l’interramento di alcune piante per rendere più fertile il terreno nonché la rotazione delle colture.
Gli aspetti affascinanti e misteriosi dell'agricoltura biodinamica
Nonostante non esistano al momento prove scientifiche concrete sui benefici dell’agricoltura biodinamica (per approfondire ulteriormente il rapporto tra biodinamico e scienza vedi l’articolo), indubbiamente questa pratica affascina molti produttori e consumatori. Ed è proprio in quest’ottica che abbiamo deciso di parlarne.
Nell’agricoltura biodinamica è considerato fondamentale seguire e rispettare il calendario lunare in ogni fase della coltivazione. Questa pratica incontra spesso lo scetticismo della scienza per la quale non esiste una base teorica valida in grado di supportarne le tesi, ma vediamo esattamente in cosa consiste. La biodinamica si sofferma sul fatto che la terra è parte dell’universo e quindi è soggetta alle influenze cosmiche e ritiene che la pianta sviluppi ciascuna parte che la costituisce (radici, foglie, fiori e frutti) in base alla posizione della luna al momento della semina. Si collegano quindi:
- la radice alla terra
- la foglia all’acqua
- il fiore all’aria
- il frutto al fuoco
Secondo l’agricoltura biodinamica, quando la luna è in transito nei segni di fuoco si devono seminare piante di cui si vuole un buono sviluppo fruttifero; quando è in passaggio nei segni d’acqua si predilige la coltivazione di piante di cui si devono utilizzare le foglie; quando la luna transita nei segni di terra si seminano piante di cui si sfruttano le radici e quando la luna è in transito nei segni d’aria si coltivano piante di cui si useranno i fiori. Importanti sono anche i cosiddetti “preparati biodinamici", vere medicine per il terreno e per le piante che vengono spruzzati sui campi dopo aver subito un “processo di dinamizzazione" ovvero essere stati riattivati mescolandone con movimenti circolari piccole dosi in grandi quantità d’acqua.
Fonti:
- Dario Bressanini, Le Scienze Blog
http://www.lescienze.it/ - Foodheroes
https://www.foodscovery.it/foodheroes-magazine/
