Fasoli Gino | Recioto di Soave DOCG Bio 0,5 l

DOLCEMENTE RAFFINATO

San Zeno è un recioto di soave DOCG biologico certificato.
La cantina, Fasoli Gino, affonda le sue radici in quasi un secolo di storia veronese, e da oltre vent’anni coltiva uve da agricoltura biologica.

Di intenso colore ambrato, ha un sapore pieno con retrogusto amarognolo e aromi di mandorla amara e di frutta matura.
Ideale con dolci secchi, soprattutto a base di nocciole, mandorle e frutta secca. Interessante l’abbinamento con piatti di formaggi erborinati uniti a mieli e confetture.

ALLEVAMENTO, VENDEMMIA E VINIFICAZIONE

L’uva (100% Garganega) è allevata con i sistemi della pergola corta veronese e del guyot.

Durante la vendemmia, che avviene soltanto nelle annate migliori, vengono scelti accuratamente i grappoli; questi, poi, vengono appesi a mano su reti a larghe maglie e lasciati appassire 5-6 mesi in locali asciutti e ben aerati.

Verso la fine di febbraio, i grappoli subiscono una soffice spremitura. La fermentazione avviene in barrique per 2-3 mesi, ed è seguita da affinamento per altri 15-18 mesi.

Vino Biologico.
Gradazione alcolica: 13,5% vol
Contiene solfiti

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L’azienda vinocola Fasoli Gino ha radici profonde nel territorio Veronese.

L’attività agricola della famiglia Fasoli nacque nel 1921, quando Amadio Fasoli decise di dedicarsi alla coltivazione della vite nella Val d’Illasi, anima verde dell’Est Veronese.

Amadio Fasoli si occupava personalmente della consegna del vino alle migliori osterie della zona, trasportando le damigiane con carro e cavalli.

La realtà di Fasoli Gino nacque ufficialmente nel 1925 quando fu emessa la prima fattura di vendita al parroco del paese.

Gino Fasoli appartiene alla seconda generazione. Egli ereditò la stessa passione per i vigneti del padre, e ampliò gli ettari di coltivazione e la produzione di vino.

Nel 1979, a seguito di un’allergia agli agenti chimici utilizzati nelle vigne sviluppata da Gino Fasoli, l’azienda passò alla gestione da parte della terza generazione, che attuò una scelta coraggiosa e difficile per il mercato dei tempi: il biologico.

Amadio e Natalino Fasoli hanno iniziato a praticare l’agricoltura biologica negli anni Ottanta, rifiutando di usare prodotti chimici e mostrando rispetto profondo per la terra, la cultura e la salute delle persone.